La Asinara

La Asinara

L´escursione nell´isola dell´Asinara consente di scoprire un piccolo paradiso terrestre denso di fascino.

L’isola dell’Asinara ha una superficie di circa 52 km/q., misura in lunghezza 17,5 e in larghezza 6,14 km, il suo punto più stretto è l’istmo di Cala di Scombro di circa 250 m. La costa occidentale ha carattere ripido e scosceso con altefalesie e la piattaforma continentale cade repentinamente raggiungendo la profondità di 50 m. Al contrario la costa orientale risulta frastagliata, bassa, rocciosa e ricca di insenature (i Romani definivano l’isola Sinuaria proprio per la sua forma sinuosa) con tratti sabbiosi e spiagge, quali Cala S. Andrea, Cala Sabina, e Cala Arena; il fondale di sabbie grossolane presenta grandi affioramenti rocciosi e declina molto dolcemente fino ai 50 m. Le cime più alte sono a sud Punta Maestra di Fornelli che misura 265 m e a nord Punta della Scomunica alta 408 m. L’isola ha corsi d’acqua a carattere stagionale e i bacini presenti sono artificiali, come quello di S. Maria a Fornelli e il Pecorile vicino Cala d’Oliva (da un vecchio censimento di fine ‘800 risultavano circa 153 sorgenti con una portata di 240 litri al minuto nei periodi di magra).

La vegetazione, circa 700 specie tra cui 616 spontanee e 45 introdotte, a causa del clima è rappresentata dalla tipica macchia mediterranea della Sardegna nord occidentale, inferiore ai 4 m. Le piante più caratteristiche sono: vari tipi di euforbia (Dendroide, Pithyusa, Characias); lentisco; cisto di Montpellier; asfodelo; elicriso; pochi esemplari di mirto; centaurea orrida; limonio; ecc.. Nella parte settentrionale dell’isola, nella zona di Elighe Mannu (leccio grande), troviamo ciò che resta di un’antica lecceta (circa 6 ha), interessata da interventi di riforestazione fin dal 1995. La presenza del ginepro fenicio è concentrata maggiormente nelle aree di Cala Reale, Cala Arena e nei pressi dell’Ossario Austro-Ungarico a Campu Perdu.

Anche la fauna è molto ricca: sono presenti il muflone sardo, il caratteristico asinello bianco, il cinghiale, la lepre sarda, anfibi, rettili, numerosi rapaci, uccelli marini e palustri.

L’ ambiente marino così ben conservato e integro è ricco di posidonia, un’infinità di alghe, coralli e pomodori di mare (actinia equina) licheni, alghe brune e patelle ferruginee (10 cm di diametro). Lepraterie di posidonia, pianta che stabilizzano il fondo marino e riducono il moto ondoso, sono localizzate nell’area di Fornelli e nella Rada della Reale, con un’estensione di circa 15 km/q. La fauna ittica è composta da: aragoste, triglie, saraghi, orate, murene, cernie, ecc..

Il primo insediamento umano nel territorio dell’Asinara riporta all’età prenuragica e la testimonianza è stata censita nella zona di Campu Perdu, dove è presente una Domus de Janas. Indicazioni importanti esistono anche per quel che concerne il periodo nuragico (anche se non è stata trovata traccia di nuraghi e, quindi manca una prova certa che i popoli nuragici abbiano abitato l’isola) con la scoperta di un bronzetto, che raffigura un toro. Piuttosto numerosi, invece, i rinvenimenti di epoca romana.Si tratta, soprattutto, di scoperte sottomarine (censimenti di relitti sui fondali della costa nord occidentale e nel golfo dell’Asinara). La carta di distribuzione dei relitti subacquei indica la maggior concentrazione in corrispondenza dei passaggi fra l’Asinara e l’isola Piana e Stintino.

Esistono anche casi di sovrapposizione di relitti di diverse epoche. Nel XII secolo i monaci camaldolesi ebbero in dono dei terreni fertili nella zona di Sant’Andrea dove costruirono un monastero: fu la prima vera iniziativa di colonizzazione, concretizzata con l’aumento della popolazione e lo sviluppo delle attività economiche. Verso la metà del XVIII secolo all’Asinara si stabilizzarono delle famiglie di pescatori e pastori di origine corsa, ligure, piemontese. Nel 1842 l’isola divenne parte integrante del territorio del nuovo comune autonomo di Porto Torres. Lo stato italiano decise, però, di insediare all’Asinara il Primario Lazzaretto del Regno d’Italia e colonia penale agricola. Così nel 1885 gli abitanti furono costretti a lasciare le loro terre e trasferirsi a Porto Torres e Stintino. Nel corso della prima guerra mondiale nell’isola vennero deportati numerosi prigionieri dell’impero Austro Ungarico, ci furono migliaia di morti a seguito della diffusione del colera. La storia più recente dell’isola è legata alla presenza delle colonie penali agricole e del carcere di massima sicurezza dove furono reclusi detenuti appartenenti a mafia e camorra e esponenti di spicco del terrorismo.

L’azione per la riconquista dell’isola da parte dei cittadini di Porto Torres iniziò nel 1967, quando si presentò un convegno di studio per lo svincolo dell’Asinara. 1978 si propone per la prima volta in modo formale la costituzione del Parco Nazionale dell’Asinara, con un disegno di legge a firma del deputato Mario Segni. Settembre1984 che riprese con decisione la “battaglia di liberalizzazione ” dell’Asinara, con il convegno sui parchi svoltosi a Porto Torres, promosso dal Sindaco Dino Dessì, dove venne rilanciata l’idea della costituzione di un parco naturale. Un altro disegno di legge, questa volta dal Deputato Manchino,propose la dismissione delle servitù sull’isola dell’Asinara A seguito di una serie di iniziative da parte dei politici regionali e nazionali per la riconquista del territorio dell’isola dell’Asinara finalmente in seguito alla legge quadro del 1991 sulle aree ad interesse storico naturalistico l’isola dell’Asinara diviene parco nazionale a tutti gli effetti nel marzo 1998.

Storia dell'Asinara

Nel 1855 l´Asinara era abitata da 500 tra pastori sardi e pescatori liguri, che per una legge del Re Umberto I furono costretti ad abbandonare l´isola e a trasferirsi sulla terra ferma, per la realizzazione di una colonia penale agricola ed una stazione sanitaria marittima di quarantena
Le famiglie evacuate dall’Asinara si spostarono nei territori a loro assegnati in cambio di quelli espropriati. I pastori si stabilirono nella Nurra, a Porto Torres, Sassari. Gli abitanti di Cala d’Oliva, quarantacinque famiglie di pescatori, chiesero di avere in cambio delle loro aree espropriate la zona ove oggi sorge il paese di Stintino, che venne edificato proprio da loro come conseguenza all’esodo.

Durante la I guerra mondiale nella stazione sanitaria transitarono circa 25 000 prigionieri di guerra austro-ungarici, costretti a rimanere sull’isola in osservazione sanitaria. Molti perirono di malattie e stenti (circa 6 000) e ora i loro resti riposano in un ossario costruito nel 1936 come alternativa alle fosse comuni nelle quali erano stati sepolti
Ma senza dubbio la celebrità dell´isola è dovuta alla trasformazione della colonia penale in carcere di massima sicurezza tra gli anni settanta e novanta per la custodia dei più pericolosi brigatisti e mafiosi sottoposti al 41 bis.
Coi suoi 52 chilometri quadrati di estensione, è anche quasi totalmente priva di insediamenti, una delle zone più incontaminate del nostro Paese, grazie anche al numero chiuso imposto a chi entrava fino a che era sede del carcere e Parco Nazionale dal 1998. Basterebbe questo per capirne la bellezza cruda, deserta, aspra, selvatica, misteriosa, la sua ricchezza faunistica e ambientale.

E´ un’area tra le più belle del nostro Paese, molto importante per la riproduzione della fauna selvatica: si calcola che nell’isola si riproducano circa 80 specie di vertebrati terrestri tra le quali molte rivestono straordinaria rilevanza scientifica per la loro rarità. E tra gli anfibi si segnalano il discoglosso sardo, il rospo smeraldino e la raganella. Tra i rettili sono segnalate 11 specie, tra cui la testuggine comune e la biscia viperina. Tra gli uccelli marini, spiccano per importanza il Gabbiano corso, il Marangone dal ciuffo, la Berta maggiore e minore, la Pernice sarda; l’isola è inoltre l’unica stazione sarda in cui è presente la Gazza. Tra i mammiferi si ricorda la lepre, la donnola, il muflone, il cinghiale (in numero straordinario), il cavallo ed il caratteristico asinello albino, il vero simbolo dell’isola.

Anche la flora dell’Asinara è ricchissima, costituita da 678 specie, di cui 616 spontanee e 45 introdotte, una vastità straordinaria. In generale essa ha caratteristiche mediterranee rappresentate per oltre il 50% da terofite. Le specie endemiche sono 29 e rappresentano quindi circa il 5% della flora generale. Tra queste, alcune sono esclusive della Sardegna settentrionale come Centaurea horrida, Limonium acutifolium, Limonium laetum, ed altre della regione sardo-corsa come Astragalus terracianoi e Erodium corsicum.La vegetazione presenta i caratteri tipici della macchia mediterranea. Da 1995 è in atto un importante intervento di riforestazione da parte dell’Azienda Foreste Demaniali della Sardegna nell’area di Elgihe Mannu.

Museo Centro del Mare

Centro del Mare situato a Cala Reale nasce con l’obbiettivo di consentire ai bambini e ai visitatori del’Area Marina Protetta e del Parco Nazionale dell’Asinara, di potersi avvicinare ad un mondo straordinario ed affascinante, quale è il mondo marino.
Il progetto fa parte della Rete per l’Educazione Ambientale dell’Asinara, un insieme di strutture per la didatica posizionate in diversi siti, ciascuno con un prorpio tematismo. il centro fa inoltre parte del sistema dei “Laboratori della Conoscenza”, come supporto ai corsi residenziali di educazione ambientale caratterizzati da esperienze dirette con l’ambiente naturale.
La struttura che ospita il Centro è stata il Laboratorio batterilogico durante il funzionamento della Stazione Sanitaria di Quarantena.
Il Centro è costituito da un sistema di sale che sotto diversi aspetti, riproducono il funzionamento dei principali ecosistemi dell’Area Marina Protetta dell’Asinara.

Nella prima sala (a) sono presenti dei pannelli illustrativi sul significato ed importanza della biodiversità mediterranea e sui diversi piani che interessano il sistema fitale dell’A.M.P.; all’interno delle teche sono esposti i rappresentatnti dei principali gruppi floristici e faunistici presenti nel mare dell’Asinara.

Nella seconda sala (b) è presente un sistema informativo geografico dell’A.M.P. con le carte della biocenosi marine. Sono inoltre presenti i monitor collegati a telecamere subacque posizionate a differenti profondità all’interno della zona a tutela integrale dell’A.M.P. ed inoltre è presente una sala per la proiezione di video tridimensionale, con tematiche didicate al l’A.M.P.

Nella terza sala (c) sono stati ricostruiti con dei diorami i principali ambienti marini osservabili all’interno dell’A.M.P., di sabbia con la prateria a Posidonia oceanica e di roccia con le principali specie presenti.

sognAsinara Mangiare e Dormire

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Sealand educatori ambientali e guide esclusive

ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

PROPOSTE DIDATTICHE PER LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO

I nostri progetti di Educazione Ambientale sono rivolti a tutte le scuole di ogni ordine e grado e verranno svolti con diverse metodologie didattiche, educative e ludiche in base all’età dei ragazzi. Si tratta di attività che possono essere svolte in classe, come i laboratori creativi, o sul campo (Parco Nazionale dell’Asinara).

CAMPI ESTIVI

Esperienza unica nel Parco Nazionale dell’Asinara che coinvolge bambini di età compresa tra i 6 e i 13 anni, con educatori ambientali qualificati. Saranno tre o quattro giorni di puro divertimento tra escursioni a cavallo e in canoa, attività ludiche di educazione ambientale in cui si affrontano tematiche legate a flora, fauna, mare, storia e astronomia, visita al centro recupero delle tartarughe marine e alle strutture storiche dell’Asinara. I ragazzi pernotteranno all’ostello con servizio di mezza pensione. Le merende saranno salutari con frutta e verdura fresca.

LE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE AMBIENTALE DEL CEAS “INARA”

La cooperativa Sealand con la Cooperativa Passiflora Ambiente e l’Associazione Crama fa parte della Rete di imprese Educando Asinara che si occupa delle attività di Educazione Ambientale e alla sostenibilità del CEAS “Inara” nel Parco Nazionale dell’Asinara. vengono svolti dei corsi residenziali e giornalieri che prevedono lo studio, mediante attività didattiche, del patrimonio naturale e storico-culturale del Parco dell’Asinara . Gli studenti diventano protagonisti del monitoraggio delle aree di saggio e sono quindi partecipanti attivi dei rilievi in campo riguardanti la flora e la fauna degli ecosistemi terrestri e marini e la storia dei luoghi. Sono state coinvolte e hanno partecipato al progetto le scuole elementari, medie e superiori della Sardegna e di altre regioni italiane.

TIPOLOGIA VISITE GUIDATE SEALAND ASINARA

ESCURSIONE IN FUORISTRADA: NISSAN DA 6 POSTI

Escursione con la Guida esclusiva del Parco per vivere l’Asinara a 360°. E’ la modalità di visita più adatta per avere una visione d’insieme dell’isola, con possibilità di percorrere alcuni sentieri sterrati e immergersi a pieno nella bellezza della natura e dei paesaggi mozzafiato all’insegna del relax e del divertimento, con pausa per la balneazione nelle meravigliose calette e un tuffo nel mare cristallino. Può essere effettuata mediante un’escursione di mezza giornata con partenza da Porto Torres, arrivo a Cala Reale (zona centrale) e da qui si proseguirà verso il borgo di Cala d’Oliva (nord dell’isola).

PASSEGGIATE A PIEDI

  • Zona Cala Reale

  • Zona Cala d’Oliva

Nei tre centri più antropizzati dell’isola la Guida di Sealand vi accompagnerà in una passeggiata guidata che riporta indietro nel tempo, con visita agli edifici che rappresentano la memoria dell’isola-carcere, alla riscoperta degli eventi storici e culturali che l’hanno vista protagonista sin dai tempi antichi e di storie di vita quotidiana di color che l’hanno vissuta, ma sarà anche possibile meravigliarsi di fronte alle bellezze naturali dell’Asinara che rappresentano il suo patrimonio ambientale da proteggere e tutelare.

TREKKING

Per gli appassionati di Trekking e di passeggiate a stretto contatto con la natura, vi condurremo nei sentieri del Parco, focalizzando la vostra attenzione sulla flora e la fauna caratteristica del luogo. Il trekking è sconsigliato nei mesi più caldi.

  • Zona di Cala Reale: Sentiero dell’Asino Bianco, Sentiero della Memoria, Sentiero dello stagno Lungo;

  • Zona di Cala d’Oliva: Sentiero del Faro, sentiero del Leccio.

Come arrivare

I porti principali di partenza per arrivare al Parco Nazionale dell’Asinara sono quelli di Porto Torres e Stintino. I porti di partenza si raggiungono con mezzi pubblici o privati. Porto Torres è collegato via mare con navi di linea che collegono giornalmente la Sardegna all’Italia e alla Francia. L’aeroporto di Alghero consente di arrivare in Sardegna anche a costi contenuti. Alghero è collegato giornalmente con voli Low Cost a Londra, Francoforte e Barcellona.

PRINCIPALI DISTANZE

  • Sassari – Porto Torres 21 km

  • Cagliari – Porto Torres 220 km

  • Porto Torres – Alghero 35 km

COMPAGNIE NAVALI

COMPAGNIE AEREE

ORARIO TRENI

  • ARST: Sito ufficiale dell’azienda www.arst.sardegna.it

  • FS trenitalia: Tutti gli orari sul territorio nazionale trenitalia.com

  • Trenino verde: Il treno turistico delle Ferrovie della Sardegna. Su antiche carrozze d’epoca, fino al cuore della Sardegna, attraverso boschi e montagne, lambendo fiumi e laghi. www.treninoverde.com